Un litigio dai contorni ancora oscuri è sfociato in un drammatico omicidio nella serata del 7 aprile. A perdere la vita Vladimir Topjana, 43 anni, cittadino albanese residente a Cordenons, padre di famiglia e autista per una ditta di Porcia. L’uomo è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, esploso da un altro cittadino albanese di 30 anni, poi fermato dai carabinieri.

Il fatto: sparatoria improvvisa davanti a un bar

La vittima si trovava nei pressi di un bar di Fontanafredda, seduto su una panchina insieme a un familiare. Verso le 18, un’Audi bianca si è fermata nei pressi del locale. Dalla vettura sono scesi due uomini: tra loro e i due seduti sarebbe nato un acceso confronto verbale, sfociato in una vera e propria escalation di violenza.

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Uno degli aggressori ha estratto un’arma da fuoco e ha fatto fuoco, colpendo Topjana alla testa. L’uomo è morto sul colpo, mentre l’assalitore e il suo complice si sono dati alla fuga a bordo della stessa Audi.

Caccia all’uomo e fermo tra Sacile e il Veneto

Le forze dell’ordine sono arrivate tempestivamente sul luogo della sparatoria, dove si trovavano ancora molti testimoni, clienti del bar sotto shock. I carabinieri hanno avviato subito le ricerche, anche grazie alle informazioni raccolte dai presenti.

Poche ore dopo, l’auto sospetta è stata intercettata sulla strada che collega Sacile al confine con il Veneto. Alla guida c’era il presunto omicida, un 30enne albanese, ora sotto interrogatorio da parte degli investigatori.

Le indagini

I carabinieri del Comando provinciale di Pordenone, coordinati dalla Procura, stanno ora cercando di chiarire le motivazioni che hanno portato all’agguato mortale. Il diverbio iniziale potrebbe essere legato a questioni personali o lavorative, ma tutte le ipotesi restano aperte.

Il complice del presunto killer, presente sulla scena e coinvolto nella fuga, è ancora attivamente ricercato. Il luogo dell’omicidio è stato transennato per ore per consentire i rilievi tecnici.