Sono in stato di fermo per omicidio preterintenzionale Antonino e Leonardo Failla, fratelli di 30 e 42 anni, accusati di avere picchiato e ucciso il fruttivendolo Gioacchino Vaccaro, 46 anni. I due si sono consegnati nella serata di ieri alla caserma dei carabinieri di Partinico.

L’aggressione fatale è avvenuta in largo Avellone. Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe nato da una lite stradale, culminata in un violento pestaggio. L’uomo, dopo aver perso conoscenza, è morto in ospedale nonostante i soccorsi. Anche il figlio minorenne è stato aggredito e ferito, ma le sue condizioni non sono gravi.

Le immagini della rissa al vaglio degli inquirenti

La Procura di Palermo ha disposto l’autopsia per chiarire le esatte cause della morte di Vaccaro. Secondo fonti investigative, il pestaggio sarebbe stato ripreso dalle videocamere di sorveglianza di alcuni negozi della zona. I filmati sono ora nelle mani degli inquirenti.

Una nuova ricostruzione ha chiarito alcuni dettagli cruciali: la vittima non sarebbe intervenuta successivamente, ma era a bordo della propria auto insieme alla moglie e al figlio minore in via Frosinone. Uno dei fratelli Failla li avrebbe sorpassati e, durante la manovra, Vaccaro avrebbe suonato il clacson in segno di protesta.

A quel punto, entrambe le auto si sarebbero fermate e, poco dopo, anche l’altro fratello Failla sarebbe arrivato sul posto. La discussione è degenerata rapidamente in una violenta colluttazione, terminata con la morte di Vaccaro, probabilmente a causa di una emorragia interna.

Il sindaco di Partinico: “Una tragedia senza senso”

Il sindaco di Partinico, Pietro Rao, ha espresso il suo dolore per la tragedia:

“La vita di ogni individuo ha un valore inestimabile, eppure oggi ci troviamo a piangere la morte di una persona perbene, un uomo di 46 anni, strappato via per futili motivi. Nessuna giustificazione può spiegare un atto così crudele”.

Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di contrastare la violenza e di promuovere il dialogo per evitare che episodi simili si ripetano.