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Tragedia a Milano nel giorno di Pasqua. Un uomo di 62 anni, domestico di origine filippina, è stato trovato morto all’interno di un appartamento in via Randaccio, nei pressi dell’Arco della Pace. Il ritrovamento è avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica 20 aprile, quando il proprietario di casa, un imprenditore israeliano, rientrando verso le 18.30, ha trovato la porta d’ingresso aperta.
All’interno dell’abitazione, una scena agghiacciante: il domestico era riverso a terra privo di vita, mentre un uomo sconosciuto stava rovistando tra gli oggetti personali. Preso dal panico, il proprietario è uscito e ha chiuso la porta dall’esterno, riuscendo così a intrappolare l’intruso. Immediata la chiamata alla polizia, che è giunta sul posto e ha arrestato l’uomo con l’accusa di omicidio.
Il presunto responsabile è un cittadino del Gambia di 29 anni, la cui identità è ancora in corso di verifica. Non è chiaro se l’uomo conoscesse la vittima o se si trattasse di un tentativo di furto degenerato in tragedia. Secondo le prime indiscrezioni, la causa della morte sarebbe lo strangolamento, ma si attendono conferme ufficiali dagli esami medico-legali.
Sul movente e sulla dinamica dei fatti gli investigatori mantengono il massimo riserbo. Saranno fondamentali le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e le testimonianze dei vicini per chiarire se il 29enne avesse seguito la vittima o approfittato dell’assenza del proprietario per introdursi in casa.
Un delitto brutale che scuote Milano e getta ombre inquietanti su un giorno di festa trasformato in un dramma. La comunità filippina, molto numerosa nel capoluogo lombardo, è sotto shock.