Il killer reo confesso di Maria Danisa Adas ha confessato in un secondo interrogatorio di aver ucciso un’altra donna, circa un anno fa.

Si tratta di un’altra prostituta scomparsa l’1 agosto 2024 a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia. E’ quanto emerge da un nuovo interrogatorio fatto nel pomeriggio dalla procura di Prato.

Stando alla versione dell’uomo, Denisa lo avrebbe ricattato minacciandolo di rivelare alla moglie un loro rapporto sessuale a pagamento se non le avesse dato 10.000 euro. Lo riferisce la Procura di Prato.

L’uomo, 32 anni, romeno, guardia giurata, ha ammesso di essere lui quello ripreso dalle telecamere. Ha detto di averla strangolata nella stanza del residence di Prato, poi di averla decapitata e di aver messo la testa in un sacco per l’immondizia, che ha inserito nella valigia della vittima insieme al resto del corpo, caricando tutto nel bagagliaio della propria auto.

L’uomo arrestato per l’omicidio di Denisa Adas ha detto agli inquirenti di aver ucciso la donna dopo aver consumato un rapporto sessuale a pagamento con la stessa, e di avere soppresso il suo cadavere, dopo averlo decapitato, trasportandolo proprio nel luogo dove è stato ritrovato, nella campagna di Montecatini Terme (Pistoia).

Sempre secondo quanto riferisce la procura, il fermato ha ammesso di essere la persona ritratta dalle telecamere che risulta aver prelevato i due bagagli della vittima una valigia nera e un trolley bianco usati anche per portare via dal residence il cadavere. Ha riferito di aver bruciato con benzina e legna la testa decapitata della 30enne e la valigia nera nel giardino di casa sua, a Monsummano Terme.

Nei punti indicati sono state trovate tracce che verranno fatte analizzare dalla procura. Riguardo al ricatto, l’omicida avrebbe detto agli inquirenti che per non rivelare alla moglie il tradimento consumato con la escort, la stessa vittima, gli avrebbe chiesto 10.000 euro per comprare il suo silenzio, e lo avrebbe anche minacciato, evidenziando che le telecamere lo avevano ripreso in quel luogo, e che inoltre la vittima disponeva di persone per rintracciare la moglie. Nella stessa indagine la procura ha effettuato un’altra perquisizione a un italiano, come terzo non indagato, il quale risulta esser stato in contatto con la vittima tra le 22,09 e le 23,36 del 15 maggio scorso. Questa persona risulta presente nel residence in un periodo che in parte coincide con quello in cui vi è stato il fermato. Denisa era scomparsa dalla notte tra il 15 e il 16 maggio.