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Dopo ventiquattr’ore, il tanto atteso segnale è arrivato. La fumata bianca che attesta l’elezione del Papa è avvenuta alle 18:08 circa di questo pomeriggio. A ventiquattr’ore di distanza dalla sua apertura, dunque, si conclude il conclave 2025. Quattro le votazioni necessarie ai cardinali per raggiungere un accordo sul nome del Pontefice che succederà a Jorge Mario Bergoglio, morto lo scorso 21 aprile. Il soglio di Pietro, conti alla mano, è rimasto vacante per diciotto giorni.
La fumata bianca è sicuramente uno dei momenti più emozionanti. L’intero mondo ha tenuto gli occhi fissi sul comignolo per praticamente ventiquattr’ore. Ieri sera il ritardo nella fumata, arrivata poi nera, aveva fatto pensare a una storica elezione al primo giro. Un’ipotesi smentita alle 21.00 precise, quando appunto dal comignolo si è levata la fumata nera del primo giorno.
Fumata bianca, attesa per conoscere il nuovo Papa
Adesso trascorrerà circa un’ora e mezza prima che il Santo Padre si affacci dal balcone per un breve discorso e per impartire la benedizione Urbi et Orbi. A seguito della fumata bianca c’è ovviamente molta curiosità per conoscere il nome del nuovo Papa, colui che raccoglierà la pesantissima eredità di Bergoglio. Azzeccate a metà le previsioni degli esperti, che prevedevano un’elezione alla quinta votazione, totalmente sballata invece quella di Chat GPT, che prevedeva addirittura un’elezione al terzo giorno, fra la sesta e l’ottava votazione.
La fumata bianca, invece, è arrivata alla quarta. Così com’era arrivata alla quarta anche per Benedetto XVI, mentre bisognò aspettare la quinta per Papa Francesco. Otto i giri necessari a Giovanni Paolo II, sei quelli di Papa Luciani. L’elezione del nuovo Pontefice, il cui nome scopriremo quando il cardinale protodiacono Dominique Mamberti lo annuncerà al mondo, è stata nel solco e nella durata delle ultime due.