Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
«Siamo distrutti, increduli, chiediamo perdono». È questo il messaggio dei genitori di Mark Antony Samson, il 23enne che ha confessato il brutale omicidio dell’ex compagna Ilaria Sula, la studentessa di 22 anni uccisa lo scorso 26 marzo nel quartiere Africano della Capitale. A riferirlo è l’avvocato della madre del giovane, spiegando che la famiglia è «ancora sotto shock» e «profondamente spaventata per quanto accaduto».
Intanto proseguono le indagini. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma, viene descritto un delitto consumato «con freddezza e insensibilità» da parte di Samson. Ilaria, si legge nel provvedimento, è stata «aggredita in modo brutale da una persona di cui si fidava».
La madre indagata per concorso nell’occultamento
Nors Man Lapaz, madre del 23enne arrestato, è ora formalmente indagata per concorso in occultamento di cadavere. Durante un interrogatorio in Questura ha ammesso di aver aiutato il figlio a ripulire l’appartamento dal sangue della giovane, uccisa a coltellate e poi chiusa in una valigia, prima di essere gettata in un dirupo nella zona di Poli, alle porte di Roma.
«Ho aiutato mio figlio Mark a ripulire dal sangue la scena del crimine», avrebbe dichiarato davanti agli investigatori della Squadra Mobile e al pm. Per lei, al momento, non è stata richiesta alcuna misura cautelare.
Il padre: nessun coinvolgimento
Secondo quanto riferito dal legale della famiglia Samson, il padre del giovane risulta estraneo alla vicenda. «Il pm si è riservato di valutare eventuali ulteriori accertamenti, ma il padre probabilmente non sarà nemmeno sentito: non ha avuto alcun ruolo nei fatti», ha chiarito l’avvocato.
La posizione della madre sarà invece oggetto di ulteriori approfondimenti da parte della Procura di Roma, mentre per Mark Samson si fa sempre più concreta l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.