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Era attesa una fumata straordinaria alle 10.30, soltanto in caso di elezione, ma non è arrivata. C’era allora ancora maggiore attesa per la fumata delle ore 11.50, che sarebbe arrivata in ogni caso e avrebbe potuto annunciare il Papa. Ma anche questa è stata nera. Ancora niente, dunque, per l’elezione del Papa. Il successore di Jorge Mario Bergoglio non è stato eletto neanche nel secondo e nel terzo scrutinio.
Rispetto alle ultime elezioni siamo perfettamente in linea. Ratzinger venne eletto al quarto scrutinio, Bergoglio al quinto. Giovanni Paolo II fu proclamato Papa dopo ben otto giri di votazioni, mentre il suo predecessore, Giovanni Paolo I, dopo appena quattro. Sei votazioni furono necessarie per la fumata bianca che elesse Papa Montini, mentre ben undici (record dal dopoguerra in poi) furono necessarie al Papa Buono, Giovanni XXIII.
La fumata che annuncia il Papa arriverà nel pomeriggio?
Sin dai giorni successivi alla morte di Bergoglio, gli analisti del Vaticano ipotizzano che la fumata bianca che annuncerà il nuovo Papa arriverà al quinto scrutinio. Occhi di tutto il mondo puntati sul comignolo della Cappella Sistina, dunque, alle 19, quando è prevista la nuova fumata. A meno che il Pontefice non venga eletto già alla quarta votazione: in quel caso, prevista una fumata straordinaria bianca alle 17.30.
In controtendenza rispetto a queste previsioni, invece, quanto ipotizzato da Chat GPT. L’Intelligenza Artificiale, sulla base dei dati relativi al Conclave, crede che la fumata bianca per l’elezione del Papa arriverà fra il sesto e l’ottavo scrutinio, previsti per domani mattina o per il primo pomeriggio sempre di domani.