Carabiniere ucciso a Roma. Confessa il 19enne americano. «Sono stato io». Cerciello ammazzato con otto coltellate.

Un vicebrigadiere dell’Arma dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, 35 anni, è morto nella notte dopo essere stato accoltellato da un americano che stava per arrestare con l’accusa di aver rubato la borsa di una signora, nel quartiere Prati di Roma. Il presunto assassino voleva 100 euro per restituire il bottino, poi le otto coltellate fatali. L’uomo era originario della Campania e si era sposato da poco. I tentativi di rianimarlo sono risultati vani.

Il Nucleo Investigativo di Roma ha individuato quattro ragazzi, sospettati di aver ucciso il carabiniere campano, ma alla fine il cerchio si è stretto su due soggetti di nazionalità americana, entrambi 19enni, che sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso il vicebrigadiere di Somma Vesuviana. In serata, si è appreso che uno dei due (nella foto in alto con i capelli mesciati) ha confessato il delitto: «L’ho ucciso io».