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Per l’Argentina è stato uno dei calciatori più rappresentativi, secondo forse solo a Maradona, ma come il Pibe de oro, anche Hugo Gatti appartiene ora alla leggenda. Il mitico portiere è morto, infatti, all’età di 81 anni dopo una gloria carriera che lo ha visto protagonista soprattutto nelle fila del Boca Juniors, squadra con cui ha giocato fino al 1989, all’età di 45 anni.
Molto abile con i piedi, precursore del portiere moderno, era solito uscire dalla propria area per giocare d’anticipo sull’attaccante, proprio come un difensore. Le sue uscite ricorrenti dalla sua area, unitamente agli scatti felini in cui si produceva tra i pali, gli erano valsi il soprannome di “El loco”.
Tratti somatici da indio e fascia da tennista tra i capelli, ha disputato anche 18 partite in Nazionale ed è stato campione del mondo nel 1978, un mondiale che però ha visto dalla panchina, scavalcato nelle gerarchie da Ubaldo Fillol. “Un grande personaggio del calcio mondiale” lo ha definito proprio quest’ultimo, commosso, una volta appresa la notizia della sua morte.