Dopo il notevole successo dell’anno scorso, quando il “Marea Summer Festival” ha registrato il tutto esaurito durante l’unica data a Paola, le anticipazioni relative all’edizione 2024 della kermesse confermano l’incremento degli sforzi organizzativi, con nuove tappe aggiunte al programma e nuove iniziative appaiate al format già proposto in precedenza.

L’iniziativa prende ispirazione dalla solida base della ventennale rassegna organizzata dal locale circolo Auser con il nome di “Radici e Ali”, mirando a riaffermare l’importanza del litorale ponentino della provincia bruzia nel panorama culturale e spettacolare dell’intera regione. Dopo i positivi riscontri della prima edizione, gli organizzatori hanno deciso di triplicare gli sforzi, trasformando il festival in un evento itinerante lungo la costa, con tre tappe (la prima a Belvedere Marittimo il 2 agosto e la seconda a San Lucido il 9 dello stesso mese) che culmineranno a Paola verso la fine dell’estate. «Il Marea Summer Festival 2024 – ha dichiarato il giovanissimo direttore artistico Simone Cauteruccio – si preannuncia pieno di novità e divertimento.

Come l’anno scorso, cercheremo di coniugare la tradizione con l’innovazione, unendo la musica popolare del Mediterraneo con i linguaggi musicali più apprezzati dai giovani. Quest’anno, avremo anche degli stand enogastronomici per promuovere i prodotti tipici del territorio». «La prima fase del Festival è già in corso – ha continuato l’organizzatore – con il lancio di un contest aperto a singoli artisti e band musicali, che possono consultare il regolamento e iscriversi direttamente sul sito: www.auserpaola.it; inoltre, i tre finalisti avranno la possibilità di esibirsi nelle tre serate del festival e riceveranno un premio in denaro».

La manifestazione, fondata sin dai primi anni 2000 sull’ideale del multiculturalismo e dell’integrazione tra le popolazioni, quest’anno sarà fondamentale nel promuovere i valori di uguaglianza e parità tra le generazioni. Un particolare focus sarà posto sui giovani, che saranno al centro dell’offerta culturale e delle esibizioni degli artisti coinvolti. «L’obiettivo principale è certamente quello di incoraggiare i ragazzi a dedicarsi al volontariato – ha concluso Simone Cauteruccio – e quindi a impegnarsi, soprattutto nell’aiuto al prossimo. In questo senso, il festival si propone come un messaggio di pace, unendo generazioni e culture diverse attraverso la musica e la danza».