Dal 10 al 17 giugno 2025 Diamante ospita la prima edizione di FAC – Festival delle Arti e delle Culture, promosso da Gulìa Urbana con il Comune di Diamante e OSA – Operazione Street Art. Una settimana di arte urbana, laboratori, musica e dialoghi pubblici trasformerà la città in un laboratorio a cielo aperto.

Storica meta turistica e una delle prime città italiane ad accogliere il muralismo come linguaggio collettivo, Diamante rinnova la sua vocazione visiva inaugurando una nuova stagione culturale. Il festival richiama la memoria del 1981, quando oltre 80 artisti diedero vita alla celebre galleria muraria della città, e si propone oggi come spazio di produzione, confronto e partecipazione attiva.

Il programma prevede interventi murali di artisti internazionali come Slim Safont, Aches, Marta Lapeña, Edoardo Ettorre e Joys, autore anche di un playground artistico a Largo Savonarola. Ogni giorno dalle 9:00 alle 17:00 il pubblico potrà assistere alla creazione delle opere in tempo reale.

Tra gli appuntamenti clou, mercoledì 11 giugno, un tour guidato dei murales, seguito da un incontro istituzionale tra Diamante e Santa Sofia d’Epiro e dalla sfilata dei gruppi arbëreshë, fino alla conferenza e mostra presso il DAC.

Venerdì 13 giugno spazio al FAC Talk con artisti e curatori, tra cui Giulia “Blocal” Riva, e al dj set al tramonto di Fabio Nirta. Sabato 14, evento dedicato ai 25 anni del turismo nella Riviera dei Cedri e concerto finale della Max Power / 883 Tribute Band.

Domenica e lunedì si proseguirà con le attività artistiche e, in parallelo, il FAC Lab per bambini. Martedì 17, giornata conclusiva, il talk “L’arte della sicurezza”, curato da Formedil Cosenza, e un tour finale delle opere chiuderanno la manifestazione.

Per Giacomo Marinaro, direttore artistico di Gulìa Urbana, “FAC è un progetto che genera dialoghi e processi culturali duraturi”. Gli fa eco Antonino Perrotta (OSA): “Un festival nato dal basso, che unisce visione artistica e cittadinanza attiva”. Il sindaco Achille Ordine sottolinea: “FAC è una concreta opportunità di rigenerazione e bellezza condivisa”.

Diamante rilancia così la propria centralità culturale, riaffermando l’arte pubblica come strumento di cambiamento, inclusione e visione collettiva.