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«Sono passati 26 anni da quando abbiamo iniziato il nostro percorso lavorativo fatto di sofferenze, di continue richieste di stabilizzazione, di proroghe di utilizzo raggiunte sempre all’ultimo secondo, di scioperi, di ingiustizie e di sfruttamento del lavoro con mancato riconoscimento di professionalità sia in termini di retribuzione che di contributi pensionistici». È l’incipit di una lettera redatta dai 15 lavoratori ex Lpu-Lsu stabilizzati al Comune di Acri.
«Negli ultimi anni, grazie all’amministrazione Capalbo, si è intrapreso un percorso che ha visto camminare di pari passo promesse e risultati – dicono -. Abbiamo iniziato con una contrattualizzazione a tempo indeterminato e parziale, pur essendo il comune in dissesto, ottenendo con enormi sacrifici la doverosa autorizzazione della commissione della stabilità finanziaria presso il ministero degli interni per tutti i 68 lavoratori ex Lsu-Lpu».
«Questa stessa amministrazione – aggiungono – ha, negli anni successivi, incrementato le ore sempre a tutti i lavoratori, utilizzando anche risorse di bilancio ed in ultimo ha previsto con un piano triennale, integralmente a carico del bilancio comunale, la trasformazione per tutti del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno (36 ore settimanali). Anche quest’ultimo percorso è e sarà per tutti, se pur nel triennio nell’arco del quale gli scarti assunzionali consentiranno la copertura integrale dei costi».
«Quest’anno – concludono – ne abbiamo “goduto” in 15 e nei successivi 2 anni si completerà il percorso. Crediamo che chi ha onorato sempre gli impegni assunti nei nostri confronti meriti ancora fiducia. Pertanto ringraziamo quest’amministrazione per quanto fatto e rinnoveremo il nostro ringraziamento ed il nostro plauso, senza alcun alone di tristezza, quando tutti i nostri colleghi avranno raggiunto lo stesso risultato».
Il documento porta la firma di Serafina Bugliari Armenio, Antonietta Ferraro, Natalina Ferraro, Rosaria Ferraro, Maria Fusaro, Annunziata Gaccione, Rosina Gencarelli, Franca Guido, Assunta Morrone, Rosaria Maria Pellegrino, Alida Ritacco, Annamaria Scaglione, Pasquale Scaglione, Rosaria Spinelli e Mario Vuono.