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I mercati finanziari globali tremano sotto il peso della guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti. Dopo l’annuncio del presidente americano Donald Trump sull’introduzione di dazi doganali del 10% su tutte le importazioni, le Borse mondiali continuano a perdere terreno, registrando perdite simili a quelle viste solo in occasione di eventi storici traumatici.
Piazza Affari sprofonda con un pesante -6,53%, in una seduta segnata da vendite a raffica e panico tra gli investitori. Si tratta del calo più marcato dal tragico 11 settembre 2001. Non va meglio al resto d’Europa: Francoforte arretra del 5,09%, Londra perde il 4,94%, Parigi il 4,26%, Amsterdam il 4,12% e Madrid addirittura il 6,12%.
Anche Wall Street continua la discesa iniziata giovedì, bruciando in due giorni oltre 2.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Sul fronte internazionale, Pechino non resta a guardare. Il governo cinese ha annunciato il ricorso al WTO (Organizzazione mondiale del commercio) e un innalzamento delle tariffe sui prodotti americani per riequilibrare le misure imposte da Washington.
Nel frattempo, anche l’Unione Europea si prepara a rispondere: secondo fonti comunitarie, i primi contro-dazi scatteranno il 15 aprile, seguiti da una seconda ondata prevista per maggio.
In Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha invitato alla prudenza: pur riconoscendo la gravità della situazione, ha chiesto di non alimentare allarmismi. Meloni ha inoltre esortato Bruxelles ad assumere un atteggiamento più pragmatico, proponendo di sospendere temporaneamente le norme del Green Deal sull’automotive, considerate troppo penalizzanti in un momento di forte incertezza economica.