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La guerra dei dazi USA lanciata da Donald Trump è iniziata. Si parte dalla Cina, col raddoppio delle tasse sui prodotti che verranno importati negli Stati Uniti dall’oriente. E non è finita, perché lo stesso presidente americano ha annunciato il via ai dazi sui prodotti che verranno importati dall’Unione Europea. Un argomento che riguarda da vicino anche la Calabria e la provincia di Cosenza.
Già, perché se è vero che nell’ambito dell’export regionale è Reggio la leader con il 50% circa del fatturato in esportazioni, anche la provincia di Cosenza fa la propria parte. Il 17% del totale degli 881 milioni di euro che arrivano dall’export sono riconducibili ad aziende della provincia. Va da sé che, con l’arrivo degli eventuali dazi USA, il territorio perderebbe (non pochi) milioni.
Dazi USA, lo stato dell’arte e le conseguenze sulla provincia di Cosenza
Si parta da un presupposto: non si sa ancora se la guerra dei dazi anche con l’Unione Europea sia soltanto l’ennesima provocazione del presidente USA Trump o se alla fine il tycoon andrà fino in fondo. Resta il fatto che già con la Cina il contrasto sembra essere più acceso che mai. E dopo le ultime tensioni relative alla guerra in Ucraina, anche l’Unione Europea potrebbe restare invisa all’inquilino della Casa Bianca.
Stante così le cose, la provincia di Cosenza ci rimetterebbe almeno 12.93 milioni di euro (dati ISTAT sviluppati da SACE). La media, cioè, del triennio 2021-2023 degli export dal nostro territorio agli USA. L’incremento dei dazi potrebbe portare molte persone a desistere all’esportazione. Anche perché il raddoppio dei dazi, dal 10 al 20% (se non al 25) sull’agroalimentare, porterebbe a una perdita colossale.
Gravi perdite soprattutto su alimenti e bevande
Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, i Dazi USA (se estesi a tutti i settori e all’Unione Europea) graverebbero in particolar modo sul commercio di bevande e alimenti, che fa da traino al resto dei settori. Sui 12.93 milioni di euro di media calcolati nel triennio 2021-2023, bevande e alimenti portano 7,58 milioni di euro di media, pari al 58,62%. Un settore che dunque si carica sulle spalle l’intera economia provinciale in export.
Resta da capire, adesso, se dal 2 aprile il mondo cambierà davvero con i nuovi dazi USA o se si tratta soltanto dell’ennesima provocazione di Donald Trump. Nel frattempo, però, le aziende cosentine sono con le antenne dritte in attesa di ulteriori sviluppi.