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Gli ex lavoratori e le ex lavoratrici di Villa Sorriso hanno avuto un’audizione questa mattina con la giudice che ha in carico la pratica di concordato preventivo richiesto dalla società nel Luglio 2022. Così Giancarlo Fortino, ex lavoratore: «Siamo over 50, non troveremo lavoro quasi sicuramente, il sussidio della disoccupazione sta terminando e per alcuni è già finito da mesi, come dobbiamo andare avanti? È vergognoso che dopo più di un anno e mezzo dal tribunale non si esprima nessuno. Siamo bloccati e non possiamo avere le somme che ci spettano».
Con i manifestanti anche i sindacalisti dell’USB nel presidio all’esterno del Tribunale di Cosenza: «Il tessuto sociale e lavorativo calabrese è estremamente fragile e i tempi della giustizia cosentina possono rappresentare l’ulteriore spina nel fianco – hanno commentato -. Parliamo di quindici persone over 50, con famiglia, che difficilmente riusciranno e re-inserirsi nel “mercato” del lavoro. Il sistema di previdenza sociale non ha le adeguate tutele e i lavoratori attendono da oltre un anno e mezzo una risposta».
«Oggi – hanno poi aggiunto – abbiamo dovuto inscenare una protesta per avere un’audizione con la giudice che ha in carico la pratica di concordato preventivo presentata da Villa Sorriso. Siamo stati ricevuti e le tempistiche garantite dalla giudice Savaglio in merito alla pronuncia sul concordato sono di circa due mesi. Speriamo che la situazione possa arrivare presto ad una risoluzione idonea alla tutela degli ex lavoratori-creditori di Villa Sorriso. Il ricorso al diritto fallimentare ha una storia legata a nomi e cognomi specifici qui a Cosenza e ci auguriamo che chi pecca di malagestione aziendale e non tutela i lavoratori dipendenti venga punito e non premiato».