«Apprendiamo dalla stampa che il Ministro Urso a cui unitariamente insieme a FIM CISL e UILM Uil abbiamo fatto una richiesta d’incontro ancora inevasa, ha inviato una lettera al sindaco Flavio Stasi a cui ha ribadito che nonostante il suo impegno Baker Hughes non ha più intenzione d’investire nel porto di Corigliano Rossano». Lo affermano in una nota congiunta Daniele Calosi, Umberto Calabrone e Paolo De RIto, rispettivamente Coordinatore Nazionale, Segretario Generale Calabria ed RSU BH Vibo per conto della Fiom Cgil.

«Non serviva la ratifica del Ministro e non ci interessano le polemiche politiche che hanno accompagnato la scelta dell’azienda che ormai quotidianamente leggiamo – dicono -. Dal Ministro Urso ci aspettiamo che convochi un incontro per come richiesto perché riteniamo ancora valida la possibilità che l’investimento si concretizzi a Corigliano Rossano. Sempre tramite i media leggiamo che grazie all’impegno del Governatore Occhiuto 26 dei 60 milioni previsti a Corigliano Rossano saranno spostati su Vibo Valentia rafforzando ancora di più quel sito produttivo».

«Come Fiom – ribadiscono i sindacalisti – abbiamo sempre ribadito in tutti gli incontri con l’azienda Baker Hughes che l’insediamento di Vibo per noi è strategico per le professionalità presenti e per lo sviluppo dell’intero territorio, gli oltre 14 milioni di euro investiti negli ultimi anni, di fatto, hanno aumentato l’organico diretto di oltre il 25% e quello indiretto ha avuto incrementi importanti con ulteriore potenziamento già programmato per il 2025 e ulteriori 26 milioni sarebbero la conferma, aldilà di quello che si dice e si scrive, di come la Calabria per Baker Hughes sia strategica».

«Nell’ultimo incontro avuto con l’azienda, non più tardi di 20 giorni fa, c’è stato prospettato il congelamento dell’investimento su Corigliano Rossano oltre al consolidamento degli investimenti su ricerca e diversificazione della produzione senza prospettare investimenti di queste dimensioni e per questi motivi chiederemo alla Baker Hughes un incontro urgente per verificare l’effettivo investimento di questi 26 milioni di Euro ed eventualmente modalità e tempi d’impegno in modo da rafforzare sempre di più lo stabilimento di Vibo. Alle istituzioni – concludono Calosi, Calabrone e De Rito – chiediamo nuovamente di rendere sempre più appetibile l’area di Porto Salvo attraverso le bonifiche e le infrastrutture utili ad attrarre ulteriori investimenti partendo dall’avvio delle bonifiche necessarie.