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Dopo sei anni di attesa, torna il Bonus Tari, una misura pensata per alleggerire il peso della tariffa rifiuti sulle famiglie con maggiore disagio economico. Il bonus prevede uno sconto del 25% per i nuclei con un Isee fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.
A stabilirlo è un decreto appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, che passa ora all’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente). L’Autorità dovrà occuparsi della condivisione dei dati tra Inps, Anci e i gestori del servizio rifiuti, garantendo l’applicazione dello sconto direttamente in bolletta. Inoltre, sarà suo compito aggiornare ogni tre anni i valori soglia dell’Isee per l’accesso al beneficio.
Aumenti in vista per il 2025?
Le amministrazioni locali hanno tempo fino al 30 aprile per definire le nuove tariffe per il 2025 e, secondo le prime previsioni, in molte città si prospettano rincari. Nel 2024, il costo più elevato della tassa sui rifiuti è stato registrato a Pisa, con una spesa media di 595 euro annui per nucleo familiare. Seguono Brindisi con 518 euro e Trapani con 511 euro, secondo un rapporto della Uil.
L’arrivo del Bonus Tari rappresenta quindi un supporto importante per le famiglie in difficoltà, in un contesto in cui il costo della gestione dei rifiuti continua a pesare sui bilanci domestici.