La Provincia di Cosenza è ospitata in un palazzo di prestigio, con affreschi alle pareti dei principali ambienti aperti al pubblico, tra cui quello che ospita il Consiglio ed il Salone degli Specchi, ed alcuni busti collocati nel cortile di ingresso dell’edificio. Ma nel patrimonio dell’Ente vi sono altre opere d’arte degne di nota, alcune bisognose di restauro, altre dimenticate in magazzini e depositi e per questo sconosciute al pubblico. Per questo la presidente Rosaria Succurro, ha avviato un progetto di conservazione, recupero e fruizione di questi beni, anche nell’ottica di sviluppare attorno ad essi, un maggiore interesse da parte di esperti, addetti ai lavori, semplici cittadini.

L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa dalla stessa Succurro, insieme al referente Gianluca Nava, individuato tramite una manifestazione di interesse, ed al dirigente del settore patrimonio Giuseppe Meranda. Ben preciso l’obiettivo individuato: «Recuperare, valorizzare ma anche far conoscere l’insieme dei beni di natura artistica di nostra proprietà, alcuni dei quali da tempo conservati in depositi, altri addirittura mai esposti. Vogliamo renderle fruibili attraverso un percorso di recupero e catalogazione, anche in chiave turistica».

Tra le opere del patrimonio della Provincia di Cosenza che saranno sottoposte a restauro conservativo, c’è anche un bozzetto in gesso di Cesare Baccelli, dimenticato in un magazzino. L’ipotesi più affascinante, anzi sarebbe meglio parlare di speranza, dal momento che per adesso non vi sono elementi indiziari in tal senso, è che si tratti della matrice di quella statua dedicata agli alunni della vicina scuola uccisi dai bombardamenti del 1943, collocata in Piazza Spirito Santo e poi andata perduta in circostanze ancora tutte da chiarire nel 2003, durante i lavori di ristrutturazione della stessa piazza.

La Provincia non dispone di fondi propri per questa tipologia di interventi. Per questo nella fase iniziale il progetto sarà condotto dal referente in forma gratuita. Sarà un modo anche per sensibilizzare la comunità e fare leva, per reperire le risorse finanziarie, sulle associazioni e le attività imprenditoriali del territorio. «Al momento – spiega Meranda – prioritariamente saranno recuperati gli affreschi della Sala degli Specchi e la collezione Savoia. Abbiamo poi da attenzionare le sculture già presenti nel cortile di ingresso del Palazzo della Provincia».

Intavolata una collaborazione con le scuole: «Proporremo agli istituti scolastici delle azioni con ricadute dirette sul patrimonio artistico dell’amministrazione provinciale. Sarà un modo sia per fare formazione, attraverso dei workshop – chiosa Gianluca Nava – sia per stimolare i ragazzi alla conoscenza di queste opere».