La prima nazionale del docufilm “I due Viaggi di Francesco”, al cinema teatro Odeon di Paola, ha suscitato un notevole interesse da parte del pubblico, che – attratto anche dalla gratuità dell’evento – ha riempito i settori di galleria e platea. La proiezione è stata preceduta e seguita da interessanti dibattiti con gli autori, che hanno illustrato le motivazioni dietro le scelte del documentario, mirato a una riscoperta culturale e religiosa di San Francesco.

Presente all’evento, padre Francesco Trebisonda, corettore provinciale dell’ordine dei Minimi, ha sottolineato l’importanza di vivere quotidianamente il messaggio del Santo, oltre a enfatizzare che «Vivere Francesco non significa seguire la processione del Quattro Maggio, non significa venire in Santuario a baciare le reliquie. Riappropriarsi di San Francesco significa, soprattutto, incarnare il messaggio di quest’Uomo, così importante per la nostra terra, e sforzarsi di viverlo ogni giorno».

La pellicola, una ri-edizione del lavoro realizzato per il sesto centenario della nascita di San Francesco, è stato accolto positivamente, grazie alle immagini suggestive e alle musiche originali del maestro Francesco Perri. I due viaggi del Santo sono stati narrati con maestria, con il ruolo del Patrono che è stato interpretato, a seconda dell’età e del periodo di riferimento, da padre minimo Domenico Pudia e dall’attore Virginio Gallo. Particolare attenzione è stata dedicata alla fedeltà storica della narrazione, come ha spiegato Andrea Signorelli, impegnato nella produzione del docufilm.

«L’obiettivo – ha detto nella sua veste di autore – è quello di tramandare il messaggio di San Francesco anche alle nuove generazioni», un tentativo che nel caso de “I due Viaggi di Francesco”, si è concretizzato nel coinvolgimento del giovanissimo Simone Cauteruccio nella sua qualità di consulente artistico. «L’auspicio – ha detto ancora Signorelli – è che da questa opera possa poi nascere una produzione cinematografica vera e propria, per creare uno strumento utile ad amplificare e diffondere il messaggio del Taumaturgo paolano».

La sfida nel rappresentare la figura del Santo è stata affrontata con entusiasmo dal compositore Francesco Perri e dall’attore Virginio Gallo, che hanno cercato di catturare l’essenza umana e spirituale di San Francesco attraverso la colonna sonora e l’interpretazione. L’evento ha registrato la presenza di oltre settecento spettatori di tutte le età, testimoniando l’interesse trasversale per la figura di San Francesco e il suo messaggio di pace, perdono e carità, ancora attuale nei secoli.