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Presso la libreria Ubik di Cosenza, è stato presentato il libro “Finestra su interno” della scrittrice cosentina Maria Virginia Basile. Edito dalla casa editrice Ilfilorosso che da anni si occupa della sue opere. Maria Virginia Basile, docente di lingua e letteratura inglese e curatrice di corsi di formazione per docenti presso l’Università della Calabria sulla didattica della lingua e della letteratura anglofona, è nota per svariate pubblicazioni, fra le quali “Da qualche parte il cielo ti risponde, sulla strada di Paravati” del 2022, presentato anche alla Fiera internazionale del Libro di Torino.
In questo suo nuovo romanzo “Finestra su interno”, letteratura, sentimento e poesia si incontrano. La scrittrice racconta la storia in cui la protagonista, Amalia Dalloro, famosa attrice segnata dall’inevitabile declino, con il suo binocolo e con i suoi sguardi ci accompagna lungo le strade della vita attraverso “una umanità che scorre come un fiume nei suoi rimbalzi naturali, nei tratti pianeggianti, nelle improvvise correnti e deviazioni, spesso inattese e travolgenti, contro cui si combatte nel tentativo di restare a galla”.
Il lettore assiste ad una continua nascita di personaggi che ci vengono presentati dall’autrice, abilissima nel dare una prima e una seconda traccia ancora, finché non è il lettore stesso a costruire l’identità del personaggio. «Cercavo il fil rouge di questo romanzo e rileggendo mi sono accorto di questa peculiarità. Così come mi sono accorto anche di un’ altra abilità, quella di far coincidere una struttura teatrale con un punto di vista che è la finestra; quest’ultimo non è stato scelto casualmente ma è un punto di vista privilegiato: affacciandosi alla finestra si osserva da una porzione di realtà che ci consente quella determinata prospettiva. La finestra non è lo spazio infinito, non offre una prospettiva immensa, per cui si potrebbe immaginare una prospettiva un po’ soffocante. Ma qui entra in gioco l’ ulteriore abilità narrativa: non una semplice finestra, ma quella che consente di osservare il mondo», spiega il critico letterario Alberico Guarnieri.
Durante la presentazione, una performance inaspettata ha coinvolto tutti i presenti. Maria Lezzi e Ivana Lindia hanno interpretato rispettivamente la signora Parlaschi e Amalia Delloro. Con leggera ironia, le due attrici hanno dato vita a due personaggi fondamentali dell’opera, mettendo in scena, come solo a teatro si può fare, spezzoni tratti dal libro.
Sono tanti i personaggi di “Finestra su interno” che hanno storie difficili e tormentate. Storie che vengono raccontate attraverso un procedimento narrativo che Maria Virginia Basile adopera portando il lettore verso la fine, attraverso un processo unitario che riconduce all’inizio: elementi finali che richiamano quelli iniziali, tornando all’origine come se nulla fosse accaduto.
«Le vite raccontate, soprattutto quella della protagonista, un’ ex attrice ormai arrivata al declino artistico e fisico, sono tutte complesse. Ma da queste storie di vita vissuta non si esce mai scottati, anzi si esce rigenerati perché nella chiusura del cerchio di queste storie, il lettore trova tanti spunti di riflessione. Ritrova soprattutto se stesso> conclude Alberico Guarnieri. Arginare fiumi di pettegolezzi, capendo che la persona “cattiva” e “inopportuna” cela, in modo evidente, un dramma, per cui il suo punto di vista è inficiato dalla sofferenza.
Un’indagine anche psicoanalitica, quindi, quella della scrittrice che non smette mai di osservare con attenzione i dettagli per consentire al lettore di essere guidato per mano sulla scena, ritrovandosi, quasi inconsapevolmente, ad essere affacciati da quella finestra. Una scrittrice il cui scopo è quello di educare gli occhi ad osservare oltre le apparenze, per sondare la profondità dell’anima».
di Alessandra Bruno