di Alessandra Bruno

Si è conclusa venerdì, 23 maggio, la quarta edizione del Festival della Legalità con il corteo contro le mafie, quest’anno con una grande affluenza: 3000 gli studenti presenti e tanti i sindaci del territorio intervenuti. Il Festival della Legalità 2025, che ha preso il via mercoledì 14 maggio, si è aperto con l’incontro “La ‘ndrangheta nella Sibaritide”, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, dott. Alessandro D’Alessio e del prof. Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’Antimafia.

Il Festival è proseguito nei giorni successivi anche a Mormanno, presso la Galleria Salvatore D’Alessandro, con l’appuntamento “Inferi: storia di un uomo che ha sfidato la ‘ndrangheta”, con Pietro Comito e Antonino De Masi; e a Saracena, con il focus sul caporalato e sullo sfruttamento nel lavoro agricolo. Sono intervenuti Umberto Ferrari (Libera Calabria), Federica Pietramale (FLAI CGIL Pollino Sibaritide Tirreno), e Matteo Bellegoni (Dipartimento Immigrazione e Legalità FLAI CGIL), per una riflessione collettiva sulle forme contemporanee di sfruttamento e sul ruolo della società civile nella lotta per i diritti.

«Un calendario ricco e articolato che ha visto la presenza di testimoni di giustizia sin dal primo giorno. Un festival che, attraverso storie vere e dolorose, vuole coinvolgere soprattutto i giovani, per stimolare una coscienza critica e un autentico spirito civico» spiega il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito. «Si tratta di un evento culturale sostenibile e orientato al futuro costruito attraverso una rete di collaborazione orizzontale che ha visto protagonisti gli istituti scolastici, le forze dell’ordine, le istituzioni giudiziarie e numerose associazioni del territorio.

Un esempio concreto di cittadinanza attiva, dove tutti sono attori, e nessuno protagonista: questa è l’essenza del nostro Festival». Ha aggiunto l’assessore al turismo e allo spettacolo, Ernesto Bello. Il Festival della Legalità è divenuto ormai un appuntamento consolidato che anche quest’anno ha coinvolto studenti, istituzioni e cittadini in un intenso percorso di riflessione sui temi della giustizia, dell’impegno civile e della cittadinanza attiva. Gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado sono stati i veri protagonisti: hanno ascoltato storie di legalità e si sono confrontati con figure chiave del mondo giudiziario e della società civile.

Tematiche attuali e urgenti come la violenza contro le donne, le migrazioni, la Costituzione, le problematiche sociali e giovanili, sono state al centro di accesi dibattiti. Numerosi gli incontri e i momenti significativi del Festival: l’incontro “Mafia dei Nebrodi”, che ha visto la partecipazione dell’On. Giuseppe Antoci, già presidente del Parco Nazionale dei Nebrodi e noto per il suo impegno nella lotta alle mafie, insieme al Procuratore della Repubblica di Cosenza, Vincenzo Capomolla. Il toccante racconto di Augusto Lombardi, primario all’ospedale Sant’Andrea di Roma e docente universitario, che ha condiviso la sua esperienza di rapimento avvenuto nel 1996 durante una missione umanitaria in Cecenia.

Per poi continuare con il dibattito che ha ripercorso le controverse vicende legate alla morte del calciatore Denis Bergamini, con la partecipazione di Donata Bergamini e dello scrittore e giornalista Claudio Dionesalvi. Non sono mancati i momenti legati allo sport e alla solidarietà: all’interno dell’Istituto Penitenziario Rosetta Sisca si è svolta la gara podistica PercorriAmo, un evento simbolico che ha unito sport, inclusione e legalità. Il Festival della Legalità 2025 ha animato, inoltre, il territorio con eventi diffusi nei comuni di Frascineto, Civita, San Basile e Morano Calabro, promuovendo il valore della memoria e del rispetto delle regole in un dialogo aperto tra generazioni, comunità e istituzioni. Un’occasione importante per costruire insieme una cultura della legalità radicata e condivisa.