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Il Comune di Castrovillari ha ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2022/2023, dimostrando di avere tutti gli elementi richiesti dall’avviso del Ministero, prodotto dal “Centro per il libro e la lettura”, d’intesa con l’Anci, per valorizzare quelle amministrazioni municipali che si sono impegnate a svolgere, con continuità, politiche pubbliche di promozione alla lettura pure nel loro territorio.
I requisiti, a vantaggio del riconoscimento, partono dalla fondamentale stipula di un patto intercomunale per la lettura proposto dal Comune di Castrovillari a cui hanno aderito tutte le scuole della città, il Polo Arberesh di Lungro, associazioni culturali e alcune librerie. Oggi, in virtù di questo riconoscimento, si è abilitati a partecipare ai bandi di “Città che legge” e relativi finanziamenti.
Si è impegnati, inoltre, per un “accordo collaborativo in rete” tra la biblioteca comunale, le due della casa circondariale e quelle delle scuole superiori. L’intesa, fra l’altro, prevede un corso di formazione destinato ai dipendenti municipali assegnati alla biblioteca, agli istituti culturali cittadini nonché agli ospiti della casa circondariale e ai docenti referenti delle scuole.
Lo rende noto, per l’amministrazione Lo Polito, il consigliere Carmine Vacca, presidente della IV commissione Istruzione e Cultura, ricordando che il lavoro preparatorio è stato curato insieme all’assessore Federica Tricarico e ai consiglieri Pina Grillo e Cristian Di Dieco, componenti della stessa.
«Con questo impegno, e con le apposite somme destinate, si darà ragione ad un cammino, in progress ormai da anni, svolto per sostenere la crescita socio-culturale delle comunità, utilizzando proprio la diffusione del libro e della lettura come valori riconosciuti e condivisi, in grado di condizionare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva», si legge in una nota del Comune.
«Un valore che l’amministrazione comunale di Castrovillari – aggiunge Vacca – sta perseguendo e proponendo, anche con le preziose attività di associazioni e singoli, che ringraziamo ancora, finalizzato a rendere tale impegno più proficuo possibile per la persona e per comprendere, ciascuno, quei capitoli dell’esistenza proposti, in più modi, dagli autori che con il lavoro degli editori garantiscono l’avanzamento del pensiero artistico e culturale».
«Non a caso l’attività creativa, come lo è il libro – conclude la nota –, è un processo favorito da soggetti che si scambiano informazioni e che suscita, come quando svolgendo una ricerca ci imbattiamo in qualcosa di estraneo che ci incuriosisce, per poi tornarci utile».