Vincenzo Sofo, ideatore de “Il Talebano” (blog leghista a trazione sovranista) non andrà al Parlamento Europeo. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da uno dei giovani più attivi della Lega di Matteo Salvini. Vincenzo Sofo, originario di Bovalino, si era candidato nella circoscrizione meridionale conquistando 31mila 612 voti. Un risultato importante che tuttavia non gli ha permesso di entrare di diritto al Parlamento Europeo, in attesa dell’uscita definitiva del Regno Unito attraverso la Brexit.

Tre seggi in più all’Italia in attesa della Brexit

Così a fine settembre, Vincenzo Sofo ha deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio, richiedendo l’annullamento dell’atto di proclamazione dei candidati eletti membri del Parlamento Europeo, spettanti all’Italia. Un criterio stabilito dall’ufficio elettorale centrale nazionale della Corte Suprema di Cassazione che, secondo Vincenzo Sofo, avrebbe violato i principi fissati nel comunicato stampa del 21 maggio 2019 dalla Cassazione. Tutto ciò è avvenuto dopo il recesso del Regno Unito che ha determinato l’aumento dei seggi da 73 a 76 per l’Italia, «con efficacia tuttavia decorrente dalla concreta ed effettiva uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, allo stato ancora non avvenuta». 

Vincenzo Sofo, le motivazioni del Tar del Lazio

L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha individuato le tre circoscrizioni elettorali beneficiarie del seggio supplementare nella II – Italia Nord orientale, nella III – Italia Centrale e nella IV – Italia meridionale, svelando quali fossero le tre liste che avevano ottenuto i seggi con i minori resti del quoziente elettorale, dal più alto al più basso: la Lega, Forza Italia SvP e Fratelli d’Italia. Così l’ufficio elettorale della Corte di Cassazione aveva sottratto un seggio ad ognuna delle tre liste nelle tre circoscrizioni indicate, partendo da quella col decimale più basso.

Risultava quindi sottratto il seggio a Forza Italia SVP nella terza circoscrizione, nella persona del candidato Salvatore De Meo (per lui ricorso dichiarato inammissibile), alla Lega di Matteo Salvini, quindi a Vincenzo Sofo, nella quarta circoscrizione e infine a Fratelli d’Italia nella seconda circoscrizione. Per il Tar del Lazio è legittima l’opera di compensazione adoperata dall’ufficio elettorale centrale della Corte Suprema di Cassazione. Motivo per il quale Vincenzo Sofo non andrà al Parlamento Europeo, come stabilito dal giudice estensore Silvio Lomazzi e dal presidente della seconda sezione Bis, Elena Stanizzi.