Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di un’infermiera professionale dipendente dall’Asp di Catanzaro. E’ ritenuta, a vario titolo, responsabile del reato di truffa aggravata commessa in danno dell’amministrazione pubblica di appartenenza.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Lamezia Terme hanno consentito, di accertare che un’operatrice sanitaria aveva chiesto ed ottenuto un congedo straordinario retribuito ai sensi dell’art. 42 co. 5 D.Lgs. 151/2001, attestando falsamente di dover assistere la madre convivente affetta da grave handicap. I successivi riscontri investigativi hanno permesso, invece, di appurare che durante tale periodo l’indagata si era assentata dal lavoro per ragioni del tutto estranee all’assistenza del familiare bisognevole e, in un caso, anche per recarsi in vacanza in crociera. Attraverso la predetta condotta l’infermiera avrebbe ottenuto un indebito profitto pari a € 1.289,00, corrispondenti alle retribuzioni percepite nel periodo, con equivalente danno dell’A.S.P. di Catanzaro.

I servizi svolti dalla Guardia di Finanza si inquadrano in un più ampio dispositivo posto in essere a tutela della spesa pubblica e, nei casi trattati, al contrasto delle frodi nei settori previdenziale ed assistenziale, finalizzati a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione.

Si rappresenta, infine, che in osservanza delle disposizioni del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.188 per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda indicata, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.