La procura della Repubblica di Cosenza, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo, ha aperto un’indagine sui tamponi e il piano Covid in provincia di Cosenza. I magistrati inquirenti hanno delegato il Nas dei carabinieri e il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza per indagare a fondo sulle ultime criticità riscontrate. Dai tempi di attesa per conoscere i referti dei test molecolari, al costo di quelli effettuati nei laboratori, fino al programma operativo messo in atto il 18 giugno scorso dal Generale Saverio Cotticelli.

All’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza, ad oggi, ci sono 44 persone risultate positive al Covid-19 che attendono di essere ricoverate. Attesa dovuta al fatto che i reparti sono strapieni e non si sa dove smistare i positivi che, in alcuni casi, non sono totalmente divisi dai non Covid-19. Stamane, infatti, medici e infermieri hanno protestato davanti all’Azienda ospedaliera di Cosenza, rimarcando il fatto che senza provvedimenti urgenti, nell’ospedale “Annunziata” di Cosenza rischia di scoppiare una bomba virale.