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Nella serata di ieri, a Diamante, i carabinieri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato quattro giovani di Cosenza per possesso di un’arma clandestina e di oggetti atti ad offendere, lesioni personali e violazioni delle norme in materia di misure di prevenzione.
Nel tardo pomeriggio del Ferragosto, alle ore 18 circa, è giunta una prima segnalazione sull’utenza di emergenza 112 attestata presso la Compagnia Carabinieri di Scalea con la quale si indicavano quattro giovani che, a bordo di autovettura, esplodevano colpi d’arma da fuoco. Immediate le ricerche avviate dalla Centrale Operativa della Compagnia di Scalea che ha allertato tutte le pattuglie impiegate sul territorio.
I quattro ragazzi di Cosenza e la pistola con matricola abrasa
Determinante, però, è stata una seconda telefonata con la quale veniva indicata la presenza dell’autovettura con a bordo i quattro giovani nel centro abitato di Diamante. In particolare, gli stessi giunti in una strada centrale della città dei murales, una volti scesi dal veicolo, hanno aggredito con calci e pugni, senza ragione plausibile, un giovane ragazzo del posto.
Nella circostanza gli aggressori hanno impugnato una pistola con matricola abrasa ed un manganello telescopico, seminando così il panico tra i numerosi turisti presenti nel centro cittadino durante il ponte del ferragosto. La pronta reazione positiva della popolazione e l’immediato arrivo di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Diamante ha consentito di bloccare i quattro aggressori, due dei quali si stavano dando alla fuga.
Violata la misura della sorveglianza speciale
L’attività consequenziale ha permesso di sequestrare una pistola calibro 22 con matricola abrasa, un manganello telescopico e 3 grammi di marijuana, ed accertare che uno dei malfattori è allo stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Cosenza.
Informata la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, i quattro ragazzi – C. M., 20 anni; F. P., 23 anni, M. L. F., 34 anni, e F. C. R., 22 anni, tre residenti a Cosenza ed uno a Rende – sono stati dichiarati in stato di arresto e posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima innanzi al Tribunale di Paola.