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Nei giorni scorsi, la Polizia stradale di Cosenza ha provveduto a sequestrare alcuni apparecchi di rilevazione della velocità dislocati lungo il Tirreno cosentino. Al momento sarebbero tre le località interessate dai controlli, Fuscaldo, Belvedere Marittimo e Diamante, ma le indagini sarebbero estese a tutta la Riviera dei Cedri. Gli inquirenti della procura di Paola, sulla scia del lavoro dei colleghi di Cosenza, starebbero verificando autorizzazioni, regolarità e funzionamento di tutor, autovelox e strumenti mobili di scout speed. L’inchiesta riguarda una vasta area della provincia di Cosenza.
Controlli preventivi
Al momento, i controlli effettuati sarebbero di natura preventiva. Gli investigatori hanno l’obiettivo di scongiurare possibili irregolarità utili solo a rimpinguare le casse dei Comuni. Da qualche tempo, ormai, sulle strade del Tirreno cosentino è un susseguirsi di rilevatori di velocità che in alcuni tratti, come nel caso di Santa Maria del Cedro e Diamante, costringono gli automobilisti a guidare a una velocità inferiore ai 50 km/h, creando enormi disagi.
Il caso di Santa Maria del Cedro
L’autovelox di Santa Maria del Cedro, che copre un tratto di strada della ss 18 di circa due chilometri, non rientra attualmente nei dispositivi oggetto di indagine, ma la sua regolarità era già stata messa in discussione a inizio luglio. Due avvocati hanno presentato e vinto un ricorso contro una multa inflitta al proprio cliente, perché, stando alla loro versione dei fatti, l’apparecchiatura non avrebbe l’autorizzazione del Prefetto. La vicenda potrà essere in qualche modo chiarita nel momento in cui saranno rese note le motivazioni della sentenza, pronunciata dal giudice di Pace di Scalea.