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Rimane agli arresti domiciliari il maresciallo I. P., ex comandante della stazione carabinieri di Carolei, accusato di aver aggredito, picchiato e sequestrato il capitano della Compagnia di Cosenza, Giuseppe Merola, finito in ospedale con una prognosi di 30 giorni. Un fatto che ha scosso l’intera Arma dei carabinieri di Cosenza, accorsa in aiuto del comandante della Compagnia di Cosenza, una volta che I. P. aveva chiuso nella sua stanza il capitano Giuseppe Merola per picchiarlo con calci e pugni dopo la notizia del trasferimento alla Compagnia di Corigliano Calabro.
Confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari
Nei giorni scorsi il giudice monocratico Urania Granata aveva convalidato l’arresto in flagranza di reato, confermando la misura cautelare applicata a I. P. dalla procura di Cosenza. La vicenda, tuttavia, non è ancora chiara. Perché il maresciallo della stazione di Carolei doveva essere trasferito? Cosa è successo negli ultimi mesi nel piccolo comune del Cosentino? Secondo alcune indiscrezioni, il maresciallo avrebbe denunciato alcuni suoi colleghi.
Da qui nasce la vicenda giudiziaria, sfociata poi nella vile aggressione al capitano Giuseppe Merola che, nel processo che si terrà il prossimo 19 febbraio presso il tribunale di Cosenza, sarà rappresentato dall’avvocato Roberto Le Pera. Il trasferimento per incompatibilità ambientale, dunque, si sarebbe reso necessario per i continui problemi tra i carabinieri. Tutto ciò, ovviamente, non giustifica in alcun modo l’azione delittuosa posta in essere dal maresciallo I. P. contro il capitano Giuseppe Merola.