Il tribunale collegiale di Cosenza ha emesso la sentenza di primo grado del processo “Mater”, l’inchiesta della procura di Cosenza contro un nutrito gruppo di presunti spacciatori che avrebbero monopolizzato il mercato della droga nella città bruzia. 

Processo “Mater”, la semenza di primo grado

I giudici hanno condannato Stefano Giannini a 4 mesi di carcere, Giuseppe Gozzi a quattro anni di carcere, Alberto Novello a sei mesi di carcere, Mirko Capizzano a cinque anni e due mesi di carcere, Giuseppe Cofone a sette mesi di carcere, Salvatore Calandrino a un anno e sei mesi di carcere, Francesco Mazzei a un anno e sei mesi di carcere, Antonio Andali a sei mesi di carcere, Francesco Angelo Bartolomeo a sette mesi di carcere, Francesco Mosciaro a otto mesi di carcere, Agostino Ritacco e un anno e due mesi di carcere, Marco Perna a tre anni e nove mesi di carcere, Ernesto Mele a due anni di carcere, Donovan Falbo a due anni e sette mesi di carcere e Gianluca Polillo a dieci mesi di carcere. 

Le altre decisioni del tribunale di Cosenza

Pena sospesa e non menzione per Stefano Giannini, Giuseppe Cofone e Gianluca Polillo, pena sospesa per Francesco Mosciaro. Assolti (in alcuni casi per un capo d’accusa), Giuseppe Gozzi, Mirko Capizzano, Salvatore Calandrino, Walter Filice, Francesco Mazzei, Agostino Ritacco, Gianluca Polillo e Luigi Storino. Infine, il presidente del collegio giudicante, Francesca De Vuono ha trasmesso gli atti in procura per il reato di falsa testimonianza nei confronti di cinque persone, per il reato di calunnia nei confronti di cinque testimoni e per i reati di calunnia e falsa testimonianza nei confronti solo di una teste.