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Processo Mater giunto quasi alla fine del giudizio di primo grado. Oggi il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, in servizio presso la procura di Cosenza, ha presentato le richieste di condanna nei confronti degli imputati che hanno deciso di farsi giudicare col rito ordinario. Il processo Mater fa riferimento all’inchiesta dei carabinieri che diversi anni fa smantellarono un gruppo di spacciatori attivi in alcune zone della città di Cosenza. In particolare in via Reggio Calabria e Serra Spiga. Si può definire, comunque, una costola del più noto processo “Apocalisse”.
La procura di Cosenza, quindi, ha chiesto la condanna di Marco Perna a 3 anni e 9 mesi, Ernesto Mele a 2 anni e 6 mesi, Agostino Ritacco a 1 anni e 2 mesi, Francesco Mosciaro a 6 mesi, Walter Filice a 1 anni e 2 mesi, Francesco Bartolomeo a 2 anni e 1 mese, Francesco Mazzei a 2 anni, Giuseppe Gozzi a 6 anni, Alberto Novello a 5 mesi (collaboratore di giustizia), Antonio Andali a 6 mesi, Stefano Giannini a 4 mesi, Gianluca Polillo a 10 mesi, Salvatore Calandrino a 1 anno e 8 mesi, Mirko Capizzano a 6 anni e 6 mesi, Donovan Falbo a 1 anno e 4 mesi e Giuseppe Cofone a 7 mesi. Mentre per Luigi Storino la procura ha chiesto l’assoluzione.
Dieci testimoni nei guai, ipotesi di calunnia e falsa testimonianza
Inoltre, il pm Cozzolino ha chiesto la trasmissione degli atti in procura per le ipotesi di reato di calunnia e falsa testimonianza nei confronti di dieci testimoni, sentiti nell’arco dell’istruttoria dibattimentale. Tra questi anche un teste che, a dire dei carabinieri, era sotto usura da parte di Gozzi. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Matteo Cristiani, Antonio Quintieri, Antonio Ingrosso, Cristian Bilotta, Fiorella Bozzarello, Aurelio Sicilia, Cristian Cristiano, Giuseppe Perri, Filippo Cinnante, Cesare Badolato e Pio Miceli De Biase. Le discussioni difensive si terranno il 20 e 22 novembre presso il tribunale di Cosenza in composizione collegiale, presieduto dal presidente Francesca De Vuono.