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Rosaria Abbruzzese, classe 1974, passa agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il tribunale collegiale di Castrovillari, che presiede il processo Athena. L’istanza è stata avanzata dall’avvocato Giorgia Greco, al termine delle prime due udienze dibattimentali. La donna, sorella di Francesco Abbruzzese, alias “Dentuzzo”, e di Nicola Abbruzzese, alias “Semiasse”, era in carcere sin dal giorno del blitz antimafia eseguito dalla Dda di Catanzaro.
L’istanza si fonda su presupposti legati al fatto che Rosaria Abbruzzese non è mai stata oggetto diretto di indagine, a differenza del marito, Rocco Abbruzzese. Il difensore ha sottolineato che non risulta alcuna intercettazione effettuata sul telefono dell’imputata. La difesa ha evidenziato anche che i due carabinieri, il tenente colonnello Sacco e il maresciallo Ciccone, relatori dell’informativa finale, non hanno svolto indagini dirette sulla stessa. Inoltre, non risultano censite cessioni di stupefacenti né episodi di riciclaggio di denaro a suo carico. Rosaria Abbruzzese, nel processo Athena, risponde dell’accusa di associazione dedita al narcotraffico e di un’ipotesi di riciclaggio di denaro proveniente dall’attività di spaccio.