Che il centro storico di Paola non sia ancora “il Borgo di Francesco”, è un dato di fatto. Nonostante gli sforzi e i primi soldi elargiti per realizzarlo, resta ancora un miraggio distante, perché in città c’è gente che agisce come se la città del Santo non sia mai stata tale. 

Disconoscendo la parte più identitaria della storia locale, autori ancora ignoti si sono prodotti in un’azione di vandalismo ai danni del simbolo più luminoso della cristianità meridionale, prendendone di mira la Casa Natale, edificio contro cui si sono scagliati con una furia che ha imposto alla comunità dei Minimi di intervenire pubblicamente.

«Siamo indignati – ha detto il correttore provinciale dell’Ordine, Padre Francesco Trebisonda – prima di denunciare, il buon senso ci ha suggerito di più volte di attendere, ma dopo gli ultimi eventi che si sono verificati, siamo più che mai convinti di portare avanti senza sconti la battaglia contro l’inciviltà dilagante e il disagio giovanile».

Mai era avvenuto che il Patrono di tutti i calabresi venisse preso di mira per mero vandalismo, mai era successo che la comunità dei Minimi manifestasse pubblicamente sconcerto per la situazione in corso. Eppure, questo 2023 si apre così, con appelli per invocare rispetto verso uno dei più alti esempi di santità della storia, e con richieste di sicurezza delle quali – sentendosi investita – si è immediatamente fatta carico l’amministrazione comunale.

«Chi ha compiuto simile barbaria – si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa del comune – ha violato la sacralità del posto e il senso di responsabilità di ognuno di noi». 

«Auguriamo agli organi inquirenti di fare luce sulla vicenda – ha aggiunto personalmente il sindaco, Giovanni Politano – Quale forza di Governo, siamo in contatto con la Polizia Municipale e le forze dell’ordine. Il nostro appello è volto a stimolare il senso di appartenenza verso questa città che tutti noi sentiamo».