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La famiglia di Damiano Oriolo, anziano di Lappano scomparso il 6 aprile 2017 nei pressi della “Crocetta“, chiede verità e giustizia. Il prossimo 11 giugno, dinanzi al gup del tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino, si terrà la prima seduta processuale dell’udienza preliminare, nella quale comparirà Angelica Melania Serban, accusata di aver rapinato, in concorso con altre persone non identificate, la vittima cosentina, sottraendo la somma di 350 euro e il cellulare personale. Secondo la procura di Cosenza, inoltre, l’imputata, in concorso con altre persone allo stato non identificate, avrebbe lasciato per strada e al freddo Damiano Oriolo in stato di incapacità di intendere e volere così cagionandone la morte.
Damiano Oriolo non si trova
Il corpo dell’anziano di Lappano non è mai stato trovato dagli investigatori che per diverso tempo hanno setacciato la zona in cui è avvenuta la rapina, accertata in sede cautelare anche dal tribunale del Riesame di Catanzaro. Ordinanza del Tdl che di recente è stata confermata anche dalla Cassazione. Gli ermellini infatti hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa dell’imputata.
Quella di Damiano Oriolo, tuttavia, è una storia ancora tutta da scrivere. Ci sono tanti lati oscuri che la procura di Cosenza ha il compito di approfondire per dare risposte certe e, si spera, definitive alla famiglia della vittima che lotterà con tutte le sue forze nel processo per far emergere la verità. E’ l’obiettivo che si è prefissato l’avvocato Angelo Nicotera, difensore di parte civile. Damiano Oriolo è stato lasciato morire o è stato ucciso? E soprattutto: il corpo dove si trova? Una volta chiarito ogni elemento circa la rapina, si potranno aprire nuovi sentieri investigativi che dovranno, per forza di cose, spalancare le porte di una nuova verità. Far conoscere all’opinione pubblica gli assassini di Damiano Oriolo. Il processo si celebrerà in abbreviato.