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I carabinieri gli avevano trovato in casa nove cartucce di fucile non regolarmente denunciate, ma dopo essere stato incriminato con l’accusa di illecita detenzione di armi, il 40enne A.M. di Lattarico è stato infine assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Cosenza. I fatti risalgono al 2021 quando a seguito di un controllo operato dai carabinieri presso la sua abitazione, in mezzo a fucili, pistole e munizioni custodite in modo più legittimo, era saltata fuori anche quella manciata di proiettili di cui il proprietario non aveva segnalato il possesso. Una violazione palese, ma l’uomo è riuscito a venirne fuori in punta di diritto grazie a una questione sollevata dal suo difensore, Enrico Morcavallo.
L’avvocato, infatti, ha fatto notare in aula che il reato contestato al suo cliente è di natura istantanea poiché rimanda a una condotta omissiva. In virtù di ciò, gli investigatori avrebbero dovuto accertare il momento preciso in cui l’imputato era venuto in possesso delle munizioni, considerato che a partire da quella data, lo stesso avrebbe avuto quattro giorni di tempo per denunciarne il possesso alle autorità preposte. Questo tipo di accertamento, però, non era stato fatto. Mancava, in pratica, l’indicazione del momento esatto di consumazione del reato. Il risultato finale, dunque, è stato di un’assoluzione perché «il fatto non sussiste».