Mario Molinari arrestato per aver provocato la morte di Ilaria Mirabelli, la giovane cosentina deceduta a causa di un incidente il 25 agosto scorso tra Lorica, località turistica del Parco Nazionale della Sila, e Aprigliano. L’indagato è accusato di omicidio stradale.

La decisione di applicare una misura cautelare è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia che si è svolto davanti al gip di Cosenza, Letizia Benigno, alla presenza dei pubblici ministeri Donatella Donato e Mariangela Farro, nonché del difensore di Mario Molinari, l’avvocato Nicola Rendace. In quella circostanza la difesa aveva presentato una controperizia. Il gip ha applicato la misura degli arresti domiciliari (possibile reiterazione del reato) mentre la procura di Cosenza aveva chiesto il carcere.

La versione di Mario Molinari e la perizia della procura

L’indagato, nell’immediatezza dei fatti, ha sempre dichiarato che alla guida dell’auto di fabbricazione tedesca, una Volkswagen Up, vi fosse la fidanzata. Tale affermazione sarebbe stata confermata anche durante gli interrogatori sostenuti davanti ai carabinieri e all’autorità giudiziaria. Il perito della procura di Cosenza ha sostenuto il contrario. Nella consulenza dell’ingegnere Carelli Basile si è fatto riferimento anche ad alcuni video acquisiti dalla parte civile su Facebook, dai quali emergerebbe il modo di guidare di Molinari.

In particolare, è stato evidenziato come il dipendente della Provincia di Cosenza fosse solito avvicinare il sedile allo sterzo, nonostante la corporatura robusta. Inoltre, la procura di Cosenza ritiene che Mario Molinari si sia sottratto alle indagini non fornendo un valido contributo circa la dinamica dei fatti, in particolare nella fase successiva all’incidente stradale quando l’uomo non era ancora indagato per omicidio stradale.

Le cause della morte

Dall’inchiesta, avviata con l’ipotesi di omicidio stradale a carico di Mario Molinari, erano emersi ulteriori dettagli. Secondo gli accertamenti medico-legali, la causa della morte di Ilaria era da attribuire a un politrauma dovuto all’impatto.

La perizia aveva ipotizzato inoltre che la giovane potesse essere stata schiacciata dall’auto al momento della collisione tra il corpo e la parte esterna del veicolo. Dall’analisi forense si è evinto che Mario Molinari, in stato di forte trauma, aveva tentato più volte di contattare il 112, componendo però un numero errato in una prima occasione. Nel frattempo, un vigile del fuoco, testimone oculare giunto sul luogo dell’incidente, era già in contatto con i soccorsi.

Il ritorno verso Laurignano

Sempre dall’analisi forense del telefono di Ilaria, sono stati estrapolati messaggi inviati dalla giovane alla madre. In questi, la ragazza comunicava l’intenzione di tornare a Laurignano per seguire la partita del Cosenza, impegnato quella sera nella seconda giornata del campionato di Serie B contro il Mantova. L’incontro, disputatosi alle 20:30, si concluse con una sconfitta per 3-2 nei minuti finali.

L’incidente è avvenuto dopo aver trascorso una parte della giornata di domenica in compagnia di una coppia di amici, degustando cibo locale in un ristorante situato davanti al Lago Arvo. La difesa di Mario Molinari farà ricorso al Riesame di Catanzaro. I familiari di Ilaria Mirabelli sono assistiti dall’avvocato Guido Siciliano.