Assoluzione ribaltata in appello. Parliamo di un caso giudiziario che inizia la sera del 22 agosto 2014 quando una donna (54 anni), insieme al compagno (65 anni), rientrando a casa viene raggiunta da una lunga serie di insulti e minacce di morte da parte dell’imputato, Francesco Boschelli, 42enne. Il processo, iniziato davanti al Giudice di Pace di Cosenza, è finito (in appello) davanti al giudice monocratico del tribunale di Cosenza, Francesca Familiari.

Minacciò di morte una coppia di Cosenza, l’esito processuale

Secondo quanto ricostruito dalle vittime nella querela presentata in procura, l’imputato quella sera avrebbe continuato ininterrottamente per alcuni minuti ad indirizzare ingiurie di matrice sessista e di natura sessuale nei confronti della donna e finanche del suo compagno, nonostante i due si fossero pacificamente chiusi in casa, arrivando perfino a minacciarli di morte. I lunghissimi attimi di terrore, dovuti alla sequenza minatoria in corso, hanno provocato un malore alla signora minacciata e hanno reso necessario, per i due conviventi, lasciare l’abitazione e recarsi dai carabinieri per denunciare l’accaduto.

Il Giudice di Pace di Cosenza aveva ritenuto il narrato delle vittime poco attendibile. In questo caso il processo si è concluso con l’assoluzione dell’imputato. Tuttavia le due persone offese non si sono date per vinte e, sicure delle loro ragioni, hanno continuato a reclamare giustizia proponendo appello contro l’originaria sentenza, anche se privi di testimoni e nonostante l’imputato fosse forte delle deposizioni di ben quattro testimoni a suo favore, oltre che dell’assoluzione iniziale. La caparbietà delle vittime ha incontrato l’attenzione del giudice monocratico del Tribunale di Cosenza che ha pronunciato sentenza penale di condanna al risarcimento del danno in favore delle persone offese, difese dagli avvocati Domenico De MaioMario Alberelli.