Nel travagliato ritorno a scuola dopo le festività natalizie, degli alunni frequentanti il plesso del centro storico di Mendicino, trasferiti temporaneamente nella ex sede della Comunità Montana per consentire l’avvio nella sede principale dei lavori di adeguamento antisismico, si innesca anche una diatriba relativa all’erogazione del servizio di scuolabus, in aggiunta alle polemiche che già avevano accompagnato il rientro in aula nel mese di gennaio.

L’ex sede della Comunità Montana infatti, che pure già in passato ha assolto alla funzione di ospitare gli alunni di altri plessi scolastici di Mendicino in ristrutturazione, non era pronta ad accogliere i bambini per cui le lezioni sono riprese il 15 gennaio, anziché l’otto gennaio. 

Adesso però si è posto il problema di garantire il trasporto degli alunni per quei piccoli residenti in prossimità della sede scolastica nel centro storico, scelta anche per la vicinanza logistica. Dal loro punto di vista, le famiglie ritengono di aver diritto alla gratuità del servizio, poiché il disagio è indipendente dalla loro volontà, ed avrebbero avuto in questo senso anche una interlocuzione con l’amministrazione comunale, guidata già dalla scorsa estate dal commissario straordinario, in virtù delle dimissioni del sindaco Antonio Palermo.

Non è chiaro se e in che termini questa istanza sia stato accolta. Di sicuro nella situazione, rimasta evidentemente in stand-by, si è creato un corto circuito. Perché nella mattinata di ieri, 23 gennaio, lo scuolabus non ha caricato a bordo gli alunni privi del titolo di viaggio. Qualcuno di loro è stato costretto a rimanere a casa, altri sono stati accompagnati dai genitori di qualche compagno di classe. Al ritorno poi si è presentato lo stesso problema e almeno un bambino, secondo quanto si è appreso, è stato costretto a rimanere a scuola oltre l’orario delle lezioni, comunque debitamente vigilato, poiché l’autista dello scuolabus si sarebbe rifiutato di caricarlo a bordo.

Insomma, un vero pasticcio in parte confermato pure da una nota, priva di firma, apparsa sul sito ufficiale del Comune in cui si legge testualmente: «la ditta gestore del servizio di trasporto scolastico ha comunicato l’indisponibilità di posti ulteriori sugli scuolabus, per cui le domande di iscrizione presentate negli ultimi giorni non possono momentaneamente essere soddisfatte. Gli uffici comunali stanno lavorando affinché il servizio possa essere comunque garantito a breve».

Che il motivo sia l’indisponibilità dei posti suscita francamente molte perplessità, poiché coloro che hanno assistito alla poco edificante vicenda, garantiscono che sia nel viaggio di andata, sia in quello di ritorno, il pullmino aveva a bordo numerosi posti liberi. Di sicuro per il momento le famiglie dovranno provvedere con mezzi propri, se ne hanno a disposizione. E quelle impossibilitate dovranno arrangiarsi. Con tanti saluti al diritto allo studio.