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La procura di Paola ha scoperchiato un altro scandalo, in tema sanitario, nel Tirreno cosentino. Dopo l’inchiesta che ha travolto Mario Russo, ex sindaco di Scalea, oggi tocca al direttore sanitario dell’ospedale Spoke “Cetraro-Paola”, Vincenzo Cesareo, interdetto per 12 mesi dal gip del tribunale di Paola, su richiesta dell’ufficio inquirente, coordinato dal procuratore capo, Pierpaolo Bruni.
Dai tamponi molecolari al vaccino Covid: i presunti favoritismi di Vincenzo Cesareo
Si tratta di un’indagine condotta dai carabinieri del Nas di Cosenza che attraverso i documenti acquisiti nel corso del tempo, anche attraverso attività tecnica posta in essere dalla procura di Paola, ha focalizzato la sua attenzione proprio sulle funzioni direttive di Vincenzo Cesareo, accusato di peculato, truffa, turbativa d’asta e falso.
Accuse gravi, quelle mosse dai magistrati tirrenici, che aprono nuovi scenari nella battaglia contro il coronavirus, dove, secondo quanto trapela dalle indagini, ci sarebbero stati favoritismi sia nella ricerca del Covid-19, mediante l’esecuzione di tamponi molecori all’interno della struttura pubblica, senza che vi fossero i requisiti richiesti dalle recenti norme sanitarie per sottoporre a test i soggetti “scelti” da Cesareo, sia per quanto riguarda la somministrazione del vaccino Pfizer.
In questo caso, la procura di Paola ritiene che Vincenzo Cesareo abbia ordinato di inoculare le dosi consegnate dal Governo anche a persone a lui molto vicine, trascurando quindi le disposizioni governative in merito alla campagna di vaccinazione su tutto il territorio italiano.
Quei viaggi all’Ikea a Salerno che potevano portarlo in carcere
Vincenzo Cesareo, dunque, avrebbe gestito la sanità pubblica in modo prettamente personale, approfittando dei beni dell’Asp di Cosenza, come l’auto di servizio per andare all’Ikea a Salerno e compiendo tante altre condotte illecite, che oggi sono contenute nell’ordinanza cautelare. Inchiesta pesantissima per il Tirreno cosentino, al punto che i pm avevano chiesto la misura cautelare della custodia in carcere per il direttore sanitario dell’ospedale Spoke “Cetraro-Paola”.