Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di una docente di un istituto scolastico, ritenuta, a vario titolo, responsabile del reato di truffa aggravata commessa in danno dell’amministrazione pubblica di appartenenza.

Le attività investigative hanno consentito di appurare che l’insegnante, dopo aver ottenuto il permesso retribuito per assistere l’anziana madre, di fatto, in un arco temporale di circa otto mesi, ha dimorato per più 170 giorni al di fuori della Regione Calabria, luogo presso il quale era necessario permanere per assicurare l’assistenza al proprio congiunto. Con tale condotta l’insegnante avrebbe ottenuto un illecito profitto pari a oltre 16.000 euro, corrispondente alle retribuzioni percepite indebitamente.

Per tale somma la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. alla sede un decreto di sequestro preventivo nella forma per equivalente nei confronti dell’indagata che è stato, successivamente, eseguito dalle Fiamme Gialle. I servizi svolti dalla Guardia di Finanza si inquadrano in un più ampio dispositivo posto in essere a tutela della spesa pubblica e, nei casi trattati, al contrasto delle frodi nei settori previdenziale ed assistenziale, finalizzati a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione.

Si rappresenta, infine, che in osservanza delle disposizioni del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.188 per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda indicata, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.