Primi verdetti dell’inchiesta “Merlino“, coordinata dalla procura di Paola, che riguardava i lavori effettuati nel comune di Fuscaldo. Oggi infatti dinanzi al gup del tribunale, Roberta Carotenuto, si è svolta l’udienza preliminare, nel corso della quale quattro imputati sono stati giudicati in abbreviato. Una condanna e tre assoluzioni. La sentenza di primo grado, infatti, ha accertato la responsabilità penale di Salvatore Fidotti, condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) e al pagamento di una multa di 120 euro. 

Processo “Merlino”, le assoluzioni

Assolti invece con formula piena Antonietta Caputo, rappresentante dell’azienda E-log di Rossano (difesa dall’avvocato Nicola Carratelli), Sergio Gioia, ingegnere (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro) e Luigi De Simone. Il capo d’accusa riguardava la presunta corruzione con il dirigente Michele Fernandez

Anche proscioglimenti ma tanti rinvii a giudizio

Le altre decisioni del gup Carotenuto si riferiscono al completo proscioglimento dell’azienda E-Log di Rossano (assistita dall’avvocato Nicola Carratelli) per il capo H (così come Michele Fernandez, Francesco Caputo e Giovanni Risuleo), proscioglimento per il sindaco di Fuscaldo, Gianfranco Ramundo per i soli capi d’accusa A e B per intervenuta prescrizione, mentre lo stesso è stato rinviato a giudizio insieme a Robertino Perri, Michele Fernandez, Massimiliano De Santo, Luigi Marcone, Paolo Ercole Fuscaldo, Paolo Cavaliere, Salvatore Montanino, Edilperri e Francesco Mazzei. La posizione di Gianfranco Mirabelli, imprenditore edile, è stata stralciata a suo tempo dalla procura di Paola con la conseguente trasmissione degli atti alla procura di Cosenza per le valutazioni del caso. A Mirabelli veniva contestata la realizzazione dei lavori di sistemazione della piazza antistante la chiesa di San Domenico. 

Il processo inizierà il 24 marzo 2021 davanti al tribunale collegiale di Paola. Nel collegio difensivo, infine, risultano (tra gli altri) gli avvocati Giuseppe Bruno, Giuseppe De Marco, Nicola Rendace, Franz Caruso, Francesco Calabrò, Marcello Manna e Ugo Celestino.