E’ nato a Catania 68 anni anni fa il nuovo commissario ad acta della sanità calabrese. Parliamo di Guido Nicolò Longo, laureatosi in giurisprudenza all’Università di Catania. Nel 1978 entra in polizia, vincendo un concorso per funzionario di pubblica sicurezza, un anno dopo “conquista” il premio “Luigi Calabresi” quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia.

Da questo momento in poi comincia a vivere la criminalità organizzata calabrese, essendo stato assegnato presso la Questura di Reggio Calabria per dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile. Lavora anche a Palermo nel periodo delle stragi di Cosa Nostra, come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi della Squadra Mobile. Poi passa alla Dia.

Il suo nome è legato anche ad importanti operazioni antimafia in Campania, quali la cattura di Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto “Sandokan”. Poi il ritorno in Calabria come Questore di Reggio. Due anni fa concluse la sua esperienza da prefetto di Vibo Valentia, dovendosi congedare dall’incarico per limiti d’età. Dal luglio scorso, infine, era a capo della commissione prefettizia nel comune siciliano di Partinico.