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La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso all’unanimità (assente solo la consigliera laica Claudia Eccher) il rientro di Vincenzo Luberto a Catanzaro come procuratore aggiunto di Catanzaro. Il ruolo era rimasto scoperto dopo la nomina di Vincenzo Capomolla a capo della procura di Cosenza.
Per Luberto, magistrato originario di Cosenza, si tratta di un ritorno. Già nel 2015, il Consiglio Superiore della Magistratura lo aveva scelto per ricoprire lo stesso incarico, che gli aveva permesso di passare da pubblico ministero antimafia a una posizione di maggiore responsabilità. In quegli anni aveva coordinato in prima persona numerose inchieste contro la ‘ndrangheta, affrontando i clan attivi a Cosenza, Cassano Ionio, Cetraro, Scalea, Crotone e altri territori calabresi.
Tuttavia, nel dicembre 2019, Luberto venne trasferito in via cautelativa al tribunale di Potenza con funzioni di giudice civile. Questo trasferimento, poi revocato, era legato a un procedimento penale che lo vedeva accusato di corruzione e favoreggiamento nei confronti dell’ex deputato del Partito Democratico Ferdinando Aiello. Le accuse, nel tempo, si sono rivelate infondate.
In attesa che la sua posizione fosse chiarita, Luberto ottenne il trasferimento alla procura generale di Reggio Calabria, dove si è occupato, tra gli altri, del processo “Crypto”.
Nel frattempo, sfumata l’ipotesi di guidare la procura di Cosenza, il Csm, attraverso un documento ufficiale pubblicato a gennaio 2024, ha destinato a Luberto un posto da procuratore aggiunto, lasciandogli la possibilità di indicare la sede. Il magistrato ha scelto Catanzaro, rispettando la scadenza del 7 febbraio 2025. La sua decisione, ampiamente nei tempi, gli permetterà di rientrare in una realtà già conosciuta.
Il ritorno a Catanzaro segna una nuova fase nella carriera del magistrato, che in passato è stato anche bersaglio delle cosche della Sibaritide. A Catanzaro, Luberto collaborerà con il neo procuratore Salvatore Curcio, con cui ha condiviso precedenti esperienze professionali.
Per Vincenzo Luberto si chiude così una parentesi complessa della sua carriera e si apre una nuova opportunità in una città che conosce bene, pronta ad accoglierlo per proseguire il suo lavoro contro la criminalità organizzata. Il Plenum ratificherà la proposta di delibera tra gennaio e febbraio 2025.