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Tra sabato e domenica notte Rosario Gullo, 50enne di Fuscaldo, è stato fatto oggetto di un atto intimidatorio. Due sue automobili sono state date alle fiamme in un parcheggio. L’atto, di chiara matrice dolosa, conferma quanto sul Tirreno cosentino sia in atto una nuova ondata di violenza riconducibile ad una recrudescenza pericolosissima della criminalità. Quanto accaduto a Cetraro domenica notte, del resto, è testimonianza lampante dei pericoli che si correranno qualora non arrivi una risposta decisa dallo Stato.
Pietro Molinaro, Presidente della Commissione Consiliare anti ‘ndrangheta della Regione Calabria, ha diramato una nota. «Esprimo solidarietà piena e incondizionata alle vittime di questi atti intimidatori che oltre al danno economico vedono minata la serenità delle proprie famiglie. Secondo le indagini della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) – ha detto – la ‘ndrangheta utilizza minacce, incendi dolosi e aggressioni per mantenere il controllo del territorio e intimidire chi si oppone alle sue attività. Mi rendo conto che la solidarietà è fondamentale, ma non può essere l’unica risposta davanti a questi episodi criminali che atterriscono le comunità».
«Occorre sicuramente il potenziamento della sicurezza intensificando la video sorveglianza soprattutto nelle aree più a rischio e sempre maggiori controlli contro le infiltrazioni criminali. È importante anche la denuncia di questi episodi garantendo le misure di sicurezza adeguate a chi decide di esporsi. Bruciano auto e aziende agricole cercando di bruciare le speranze ma la Calabria onesta non si piegherà alla violenza. Le istituzioni – conclude Molinaro – risponderanno con fermezza e gli inquirenti faranno luce colpendo chi delinque, sostenendo chi ha il coraggio di opporsi alle pressioni criminali. Non lasceremo soli imprenditori e cittadini che difendono il loro diritto a lavorare in libertà».