Uno dei capitoli della relazione semestrale della Dia, che va da giugno a dicembre 2019, riguarda lo scioglimento del comune di Cassano all’Jonio. Nel documento ufficiale, inviato al Parlamento, si legge che «il Prefetto ha evidenziato la continuità che ha caratterizzato la conduzione dell’ente negli ultimi tempi, a partire da alcuni Amministratori, uno dei quali, ripetutamente membro del consiglio comunale dagli anni ‘80, ha tra l’altro preso parte, nel febbraio 2016, ai funerali di uno stretto parente di un esponete ma oso. “Parimenti emblematico – segnala il Prefetto – è l’episodio veri catosi ad agosto 2016 in occasione di una seduta dell’organo consiliare allorché un consigliere comunale è intervenuto nella discussione concernente la confisca di un immobile riconducibile ad una locale famiglia malavitosa, rendendo dichiarazioni di apprezzamento e di stima nei confronti di un elemento della famiglia in questione”».

«Si sono quindi registrate delle rilevanti anomalie – si legge nella relazione semestrale della Dia – dovute ad una costante frammentazione degli interventi, adun diffuso ricorso alle procedure negoziate e agli af damenti diretti di servizi per il verde pubblico, per la pulizia delle spiagge, per la manutenzione della rete idrica comunale. C’è poi la gestione di alcuni terreni comunali, con annessi fabbricati, occupati senza titolo e senza corresponsione di canone da soggetti legati alla ‘ndrangheta. Una situazione, quest’ultima, che è stata “sanata” attraverso un accordo, concluso mediante semplice trattativa privata, tra l’amministrazione comunale e gli occupanti abusivi, che vi avevano installato un’azienda agro-zootecnica».

«Nel settore edilizio è stata, infine, rilevata la persistente inerzia dell’amministrazione comunale che ha sistematicamente trascurato di portare a compimento i procedimenti nalizzati alla demolizione degli immobili abusivi, alcuni dei quali, riconducibili ad un capocosca, realizzati in un’area sottoposta a vincolo archeologico».

I risvolti politici dopo lo scioglimento del Comune di Cassano all’Jonio

La relazione semestrale, relativamente al caso di Cassano all’Jonio, non è comunque attuale rispetto alle determinazioni giuridiche della Corte d’Appello di Catanzaro che aveva emesso un verdetto di candidabilità sia nei confronti dell’allora, e attuale, sindaco di Cassano all’Jonio, Gianni Papasso (LEGGI QUI), e sia per l’ex presidente del consiglio comunale, Luigi Garofalo (LEGGI QUI).