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Ieri mattina la parete di un fabbricato in disuso nel borgo di Fiumefreddo Bruzio è crollata lasciando macerie al suolo. Nessuna conseguenza per persone, se non lo spavento per il collasso di Palazzo Sant’Anna e il boato che ne è conseguito. Che non ci siano stati danni è tuttavia una vera e propria fortuna, perché di solito nei paraggi ci sono auto parcheggiate ed anche dei bambini che giocano. Insomma, è andata più che bene e la notizia non ha assunto i contorni del dramma.
Che Palazzo Sant’Anna di Fiumefreddo Bruzio fosse uno stabile pericolante era chiaro da tempo, considerato che era stato recintato ed impedito l’accesso a chicchessia. Le macerie, tuttavia, hanno travolto per fino la rete di contenimento, segno che la misura adottata era insufficiente. Nei paraggi c’è anche un parcheggio, con posti destinati anche persone diversamente abili, esposti a nuovi crolli. Sul posto ieri mattina sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno delimitato ulteriormente la zona.
Fiumefreddo Bruzio, la preoccupazione di un residente
Di seguito la riflessione pubblica, postata su Facebook insieme allo scatto, del profilo Giaco Ma che riportiamo integralmente in quanto residente di Fiumefreddo Buzio. «Oggi siamo stati fortunati, ma fino a quando? Questa mattina una parte del Palazzo Sant’Anna di fronte a casa nostra è crollata sulla strada. Per puro caso, nessuno si trovava lì sotto in quel momento: né auto, né persone, né, per fortuna, i bambini che spesso giocano proprio lì davanti. Solo pensare a cosa sarebbe potuto accadere mi fa venire i brividi.
Le recinzioni messe a protezione erano palesemente insufficienti e troppo vicine al palazzo per garantire la sicurezza di chi vive qui. Non serve essere esperti per capire che chiunque, inclusi i nostri bambini, avrebbe potuto trovarsi in grave pericolo. Ci hanno sempre detto che, essendo un palazzo delle belle arti, non si poteva intervenire. Ma davvero si può mettere a rischio la vita delle persone per una questione burocratica? Mi chiedo se chi di dovere avrebbe dormito sonni tranquilli sapendo che la sua famiglia abitava qui vicino e che i suoi figli erano esposti a questo pericolo quotidiano.
Ora è necessario un intervento serio e immediato a Fiumefreddo Bruzio. Non solo bisogna mettere in sicurezza ciò che resta di questo edificio pericolante, ma anche proteggere le abitazioni vicine, che sono anch’esse in pericolo. A pochi passi c’è anche un parcheggio recentemente delimitato, con tanto di zona per disabili, dove le auto sono esposte al rischio di nuovi crolli. È possibile che, oggi, in un paese civile, i cittadini siano lasciati esposti a un pericolo simile? Come genitore e cittadino, non posso più accettare scuse. È tempo che gli enti competenti facciano il loro dovere e proteggano le nostre vite prima che accada l’irreparabile».