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Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti ha convalidato l’arresto in flagranza di reato dei quattro ragazzi di Cosenza, finiti in manette a Diamante il 15 agosto scorso. A distanza di 24 ore dall’udienza di convalida, il gip ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Fabio Pezzulli, 23 anni, Massimo La Falce, 34 anni, Cristian Mirabelli, 20 anni, e Christian Francesco Ruffolo, 22 anni. (LEGGI QUI LA NOTIZIA DEGLI ARRESTI)
Aggressione a Diamante, l’ordinanza del gip di Paola
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Scalea, i quattro ragazzi di Cosenza avrebbero cagionato lesioni personali a un uomo di Diamante, colpendolo al volto e alla spalla con un tirapugni e un bastone. La vittima, inoltre, sarebbe stata minacciata poco dopo con una pistola con matricola abrasa e un manganello telescopico. Ruffolo, infine, avrebbe violato la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per un anno e 6 mesi nel comune di Cosenza, come deciso dal tribunale di Catanzaro – sezione Misure di Prevenzione.
La versione degli indagati
Nel corso degli interrogatori, Ruffolo e Pezzulli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre Mirabelli ha dichiarato che l’arma era di sua proprietà e l’ha tirata fuori all’insaputa degli altri in quanto si era sentito minacciato e che la stessa era priva di colpi. La Falce, invece, ha rivelato che il giorno del fatto non si trovava insieme agli altri tre indagati, ma dopo aver riposato nella sua auto, sentendo un colpo al veicolo era uscito dal veicolo e, informato da una ragazza del fatto che era in atto una lite nel centro di Diamante, si era portato verso la piazzetta e qui era stato aggredito da più persone.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Gianluca Garritano, Luca Acciardi e Aldo Cribari. Prossimo step il tribunale del Riesame di Catanzaro, al quale si rivolgeranno gli indagati per ottenere una modifica o annullamento della misura cautelare in atto.