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In fiamme la residenza estiva del sindaco di Crosia Antonio Russo. S’ipotizza la matrice dolosa. Sul posto si sono recati i carabinieri che hanno avviato le indagini, e i vigili del fuoco del distaccamento di Corigliano Rossano per le operazioni di spegnimento. Il primo cittadino è già stato vittima nel 2018 di un primo atto intimidatorio. Il fascicolo è in mano ai giudici della procura della repubblica del tribunale di Castrovillari diretta dal procuratore capo Alessandro D’Alessio. Al vaglio degli investigatori le ragioni del gesto e se ci sono punti di contatto con l’esercizio delle funzioni di sindaco.
«Esprimo massima solidarietà al sindaco di Crosia, Antonio Russo, e alla sua famiglia per il vile atto intimidatorio di cui sono rimaste vittime». Così il consigliere regionale Davide Tavernise. «Ignoti, nella notte, hanno dato fuoco all’abitazione estiva del primo cittadino – ha aggiunto -. Al di là delle diverse posizioni politiche, non posso che prendere posizione contro manifestazioni del genere che deviano dalla democratica dialettica politica. Sono profondamente sconcertato dall’accaduto, che si ripete a distanza di pochi anni, e mi auguro che le Forze dell’Ordine individuino immediatamente i responsabili».