Un presunto caso di maltrattamenti in famiglia vede il suo epilogo oggi davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro. Processo di secondo grado conclusosi a distanza di 15 anni dai fatti contestati dall’allora procura di Cosenza. Un caso, quello trattato in data odierna dall’avvocato Fabio Bonofiglio, che vedeva come imputato Massimiliano Rebecchi, oggi 47enne, assolto per alcuni capi di imputazione, mentre per altri è scattata la prescrizione.

Secondo la procura, l’imputato avrebbe più volte minacciato, aggredito e picchiato con violenza sia la moglie che la figlia. Accuse che avevano portato l’uomo di Cosenza ad essere condannato in primo grado. Sentenza, dunque, impugnata dall’avvocato Bonofiglio che oggi, davanti alla prima sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal presidente Loredana De Franco (relatore Bianchi e Mastroianni a latere), ha ottenuto il pieno riconoscimento delle sue ragioni difensive.

I giudici infatti hanno dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per i fatti fino al 2005 ed assolvendo Massimiliano Rebecchi perché il fatto non sussiste per il resto. La Corte inoltre ha revocato le statuizioni civili che vedevano Massimiliano Rebecchi condannato a risarcire il danno. «Finalmente giustizia per un padre accusato ingiustamente di aver maltrattato l’ex moglie e soprattutto la figlia minore accusa quest’ultima dichiarata insussistente dalla Corte» ha dichiarato l’avvocato Fabio Bonofiglio.