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Il campanile di una chiesa, si sa, è il simbolo di una comunità. La chiamata a raccolta del popolo di Dio è stata rappresentata, sin dalla notte dei tempi, dal suono delle campane, e Sant’Aniello non fa eccezione. Da ieri sera, però, la struttura di via Panebianco ha un’appendice ulteriore: uno striscione che riprende i versi del Capitolo 25 del Vangelo di Matteo, «ero straniero e mi avete accolto». Alla vigilia dell’arrivo di Matteo Salvini a Cosenza (previsto per domani alle ore 18.30 al teatro “Morelli”), tutto suona come una presa di posizione.
Una parrocchia ospitale
Il parroco di Sant’Aniello, don Salvatore Fuscaldo, è da tempo uno dei sacerdoti più apprezzati dell’intera diocesi. La sua idea, quella del “fare” più che dei proclami, ha portato la parrocchia di via Panebianco a compiere un gesto importante. Seguendo i dettami del Vangelo di Matteo, infatti, la parrocchia di Sant’Aniello ha deciso di “adottare” una famiglia siriana nell’ambito di un progetto di accoglienza che, già in moto dal 2017, è stato recentemente reso realtà. Lo striscione, dunque, vuole essere proclama per questa vittoria. Certo l’arrivo di Matteo Salvini in città ha una concomitanza di tempi assolutamente non indifferente. Ma alle volte un gesto di accoglienza vale più di mille proteste.