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Si chiude il processo di secondo grado nei confronti di un 27enne, di origine marocchina, residente nel comune di Cosenza, accusato dei reati di violenza sessuale, minaccia e maltrattamenti in famiglia ai danni della sua ex convivente. In primo grado l’uomo era stato condannato a sei anni di carcere dal tribunale collegiale di Cosenza. Oggi invece è arrivata la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro.
Violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, condanna confermata
I giudici, al termine della Camera di Consiglio, hanno accolto parzialmente le richieste difensive, avanzate dall’avvocato Chiara Penna. Infatti, la difesa riteneva non provata la minaccia che il 27enne avrebbe fatto alla vittima quando la stessa si sarebbe decisa a denunciarlo presso le forze dell’ordine. L’avvocato difensore, tuttavia, preannuncia ricorso in Cassazione, evidenziando come nei due gradi di giudizio il tribunale di Cosenza e la Corte d’Appello di Catanzaro non hanno valorizzato la mancata traduzione degli atti nella lingua del 27enne, sostenendo inoltre non sussistenti le accuse mosse dalla pubblica accusa.
Il 27enne marocchino dunque dovrà scontare una pena di cinque anni e sei mesi di reclusione. Entro 30 giorni i giudici depositeranno le motivazioni che hanno portato alla condanna dell’imputato.